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di Daniele Fiori | 15 Novembre 2024
Atp FinalsDisabilità
Il tennis è di tutti e per tutti. Lo sport che in Italia sta conoscendo un boom di popolarità grazie a Jannik Sinner, può diventare anche un importante veicolo di inclusività. Lo dimostrano gli scambi andati in scena venerdì pomeriggio durante le Nitto Atp Finals, nel campo di allenamento all’interno dell’Inalpi Arena. Intesa Sanpaolo e la Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp) hanno organizzato un’esibizione di wheelchair tennis e una prova di questo sport per il pubblico. Una dimostrazione pratica di come tutti possano avvicinarsi al tennis e la racchetta possa diventare un mezzo di inclusione.
Il tennis in carrozzina in Italia esiste da oltre 30 anni: si può praticare su qualsiasi superficie e può consentire anche a un atleta normodotato di giocare contro un tennista in carrozzina. L’unica regola diversa sono i due rimbalzi consentiti. Per il resto non ci sono limiti e barriere, come ha avuto modo di provare il pubblico presente nel Foyer dell’Inalpi Arena. Che tra l’altro ha assistito a scambi di altissimo livello. Hanno partecipato Luca Paiardi, (numero 1 della classifica race nazionale categoria maschile), Hegor Di Gioia (numero 1 della classifica race nazionale categoria quad), Maria Vietti (numero 9 della classifica race nazionale categoria femminile), Lorenzo Politanò e Andrea Roccamo (numeri 1 e 2 della classifica italiana juniores).
“Condividiamo l’idea che lo sport sia un bene comune, un patrimonio collettivo da proteggere, condividere e da raccontare attraverso un universo di storie ed esperienze, è innovazione e sostenibilità, ma soprattutto inclusione e partecipazione. Per questo diamo il nostro supporto a numerosi eventi sportivi sui territori, alimentando così un circuito virtuoso a beneficio delle comunità”, spiega Claudia Vassena, Executive Director Sales & Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. In questa cornice si colloca l’iniziativa di “Tennis inclusivo”: un’esperienza per sensibilizzare l’inclusione sociale.
“Sono contento ed emozionato di aver partecipato a questa iniziativa, di fronte al pubblico delle Atp Finals”, racconta a ilfattoquotidiano.it Hegor Di Gioia. ” Di solito siamo noi che andiamo nelle scuole a cercare qualche atleta, quindi giornate come questa sono molto importanti, perché magari uno viene a vedere e gli viene voglia di provare“. Un aspetto evidenziato anche da Maria Vietti: “Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro da questo punto di vista. C’è una difficoltà di accesso alle strutture, c’è poca informazione. Quindi pochi contatti per iniziare. C’è tutto un discorso di avviamento allo sport che deve essere migliorato”.
Alla Inalpi Arena i professionisti di wheelchair tennis hanno palleggiato anche con Federica Gardella e Davide Aschieri, tennisti professionisti Fitp, ma c’è anche chi ha provato per la prima volta il tennis in carrozzina. Un modo per capire anche le differenze tra le due discipline: “Abbiamo un ingombro da gestire”, dice Hegor Di Gioia indicando la sua carrozzina, “trovare il tempo giusto sulla pallina è molto più difficile”. Di Gioia sottolinea anche come nel wheelchair tennis il servizio non sia così determinante: “Chi risponde anzi è più agevolato“. Uno dei motivi è la difficoltà a muoversi dopo la battuta, mentre chi risponde è già in movimento. “Sicuramente la cosa più complicata è il fatto che non ho più uno strumento da gestire. Adesso ne ho due, la racchetta e la carrozzina, che ha una vita propria”, spiega Maria Vietti, che è in carrozzina da due anni.
Già giocava a tennis: “Prima che mi accadesse quello che mi è accaduto seguivo il tennis in carrozzina come fisioterapista, quindi questo mondo già lo conoscevo sotto un’altra ottica. E ho sempre pensato che lo sport sia in generale la vera cura, la vera riabilitazione di una persona che subisce un cambiamento di vita radicale. Per me è molto importante che qui oggi stiamo testimoniando il fatto che si può giocare e soprattutto che possono giocare persone con vari tipi di disabilità. Per me è molto importante che se ne parli e che si parli sempre di più di integrazione”.
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- 17:55 - Energia, a Conferenza nazionale per efficienza Amici della Terra focus su edifici efficienti
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Il confronto pubblico sulle opportunità ambientali ed economiche per la decarbonizzazione nella riqualificazione energetica degli edifici, offerte da tecnologie diverse come le caldaie a gas e le pompe di calore elettriche è essenziale per dare concretezza al concetto di neutralità tecnologica. La sessione mattutina della XVI Conferenza Nazionale per l’Efficienza energetica degli Amici della Terra sul tema “Edifici efficienti” ha visto importanti interventi sia di realtà della filiera del gas come Assotermica, Proxigas e Assogasliquidi-Federchimica, che della filiera delle pompe di calore elettriche come Assoclima, Daikin Mitsubishi e Olimpia Splendid. Nel corso della mattinata sono stati presentati due studi, quello realizzato da Rse con Marco Borgarello Head Energy Efficiency research group dell’ente su “Costi dell’energia elettrica e politiche per l’elettrificazione dei consumi dell’energia” e quello di Bip Consulting sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici nel residenziale” illustrato da Giuseppe Lo Rubio, presidente Assotermica.
I due studi presentano scenari diversi del ruolo di queste tecnologie nella decarbonizzazione degli edifici per rispettare gli obiettivi della nuova direttiva Epbd. Gli interventi hanno affrontato sia il tema del futuro delle detrazioni fiscali sia delle misure necessarie per superare le attuali criticità come ad esempio l’alto costo dell’energia elettrica nel residenziale. “Solo con un approccio di neutralità tecnologica, chiarendo fino in fondo le differenze dei dati si può effettuare la scelta politica migliore” ha dichiarato Monica Tommasi Presidente degli Amici della Terra. “Siamo orgogliosi di avere offerto un terreno concreto di dibattito e confronto. Un dialogo che deve continuare perchè queste differenze si possono capire solo tramite un confronto pubblico in cui fare scelte consapevoli” conclude la Presidente Tommasi.
Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica ha ricordato: “Autorevoli ricerche come quella sulla “Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali” realizzata da BIP confermano la necessità di incentivare gli investimenti per accelerare il passaggio dalle tradizionali caldaie, alle più moderne ed efficienti caldaie a condensazione, certificate per essere alimentate a gas rinnovabili. Il Bio-GPL, anche in miscela con il Dme rinnovabile, può infatti giocare un grande ruolo nell’impegnativa partita della decarbonizzazione dei consumi domestici a costi contenuti e rappresentare – in questo modo – un’opzione sostenibile per l’industria, per i lavoratori ma anche per i cittadini, scongiurando il pericolo della povertà energetica”.
Lo stesso Franco Cotana Ad Rse intervenuto oggi nel corso dei lavori ha ribadito l’importanza di un approccio multidisciplinare e multi tecnologico. Intanto l'attenzione agli incentivi di efficienza energetica c’è. La proposta di riforma delle detrazioni fiscali per aumentare l'efficacia al fine di migliorare l’efficienza energetica negli edifici ha ancora una possibilità di entrare nella Legge di Bilancio. E’ quanto ha affermato nella prima giornata Federico Boschi Dg Energia del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica che ha chiarito come il fulcro della proposta sia nata in seno al tavolo di lavoro civile sui temi dell’efficienza energetica degli edifici.
”Avendo scarsità di risorse non possiamo permetterci di sprecarle e neanche di male indirizzarle," dando dei segnali non corretti. “Speriamo che il percorso si concluda con l'adeguamento e l'accoglimento della proposta che prevede di essere selettivi sia in termini di classi energetiche di edifici da incentivare sia in termini di tipologia di interventi per usare il meglio possibile i pochi soldi che abbiamo" ha concluso il Dg Energia del Mase.
- 17:53 - Governo: il grazie delle Regioni a Fitto, 'portavoce' Emiliano al Cipess
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - A conclusione dell’ultima riunione del Cipess, che ha visto la presenza del ministro Raffaele Fitto in procinto di lasciare il governo per assumere l’incarico di vicepresidente della Commissione europea, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a quanto si apprende, ha voluto ringraziare, a nome della Conferenza delle Regioni, il ministro uscente "per il grande lavoro svolto fin qui di concerto con tutte le Regioni".
- 17:42 - Shoah: insulti a Segre, un'inchiesta 'ferma' da due anni in procura a Milano
Milano, 29 nov. (Adnkronos) - Sono due anni che Liliana Segre chiede giustizia. Nell'autunno del 2022, la senatrice a vita ha presentato una denuncia in procura a Milano che ha portato all'apertura di un'inchiesta, affidata al pm Nicola Rossato, sugli hater che l'hanno insultata sui social. Minacce e diffamazione aggravata dall'istigazione all'odio razziale i reati ipotizzati.
Se gli insulti di sconosciuti tutt'ora proseguono contro la donna che è riuscita a sopravvivere al campo di concentramento di Auschwitz, non c'è ancora - a quanto risulta da una recente richiesta di accesso agli atti del legale - una chiusura indagine. Sebbene i termini per le indagini siano scaduti, la procura non ha stabilito né eventuali responsabilità - il fascicolo è ancora contro ignoti, a dire della difesa - né ha deciso per l'archiviazione. Il danno in questo caso è duplice: gli insulti social proseguono e chi ha chiesto giustizia resta a bocca asciutta.
Un altro fascicolo (più recente), affidato a un altro pm di Milano, ha invece portato ad alcune iscrizioni dopo una nuova denuncia di Liliana Segre.
- 17:30 - Pnrr: Meloni, 'entro fine anno incasso VI rata e richiesta VII'
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Si è svolta oggi a Palazzo Chigi la cabina di regia Pnrr, presieduta dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e convocata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, alla presenza dei ministri e dei sottosegretari responsabili, oltre che dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per l’informativa sul pagamento della sesta rata da parte della Commissione europea, per la verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi connessi alla settima richiesta di pagamento e per l’attività di monitoraggio e aggiornamento sull’avanzamento finanziario del PNRR. All’apertura dei lavori, la Cabina di regia ha preso atto della valutazione positiva espressa dalla Commissione europea lo scorso 26 novembre, connessa all’approvazione del pagamento della sesta rata del PNRR, pari a 8,7 miliardi di euro e al conseguimento dei trentanove obiettivi collegati, unico parametro di valutazione oggettivo dello stato di avanzamento del Piano.
“Con l’incasso della sesta rata, previsto entro la fine del 2024 - afferma Meloni - l’Italia si conferma la Nazione che ha ricevuto l'importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro. Nel corso del 2024 sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell’Italia nell’attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate. In questi giorni, insieme alle Amministrazioni titolari, agli Enti e alle Istituzioni preposte, stiamo lavorando alacremente per la rendicontazione degli obiettivi della settima rata e per formalizzare la conseguente richiesta di pagamento entro la fine dell’anno”.
La settima rata invece, pari a 18,2 miliardi di euro, prevede il conseguimento di obiettivi fondamentali per la modernizzazione e la crescita dell’Italia, quali l’avvio degli interventi per il potenziamento delle infrastrutture portuali, ferroviarie, stradali e urbanistiche, che rappresentano un presupposto fondamentale per proseguire a sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e la concreta riduzione dei divari territoriali, in continuità con il piano strategico della ZES unica adottato dal Governo.
Tra i sessantasette obiettivi della settima rata, di cui 35 milestone e 32 target, al centro dei lavori della Cabina di regia, il rafforzamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, gli interventi per la cybersicurezza, la modernizzazione e l’implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche, il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti e di 7.200 borse di dottorato, l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) in materia di salute pubblica.
Tra le riforme strategiche, di particolare rilevanza, la legge sulla concorrenza, il completamento delle misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, la revisione del servizio civile universale per agevolare la partecipazione dei giovani e il provvedimento sulle rinnovabili, approvato recentemente dal Consiglio dei ministri, con l’obiettivo di semplificare i procedimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi della nuova missione REPowerEU del PNRR dell’Italia.
I dati 2024 sulla spesa complessiva, attualmente pari a circa 59 miliardi di euro - in corso di aggiornamento sulla piattaforma ReGiS per il loro allineamento con l’Italia reale dei cantieri aperti e degli investimenti ultimati - evidenziano un incremento di circa 17 miliardi di euro nel corso dei primi dieci mesi dell’anno, in un percorso di crescita costante che per il 2024 dovrebbe attestarsi a circa 22 miliardi di euro, in linea con le previsioni aggiornate di finanza pubblica.
Nel corso del suo intervento, Fitto ha ribadito l’importanza di proseguire con la stessa determinazione il lavoro e il presidio del PNRR, anche nel solco tracciato dagli interventi amministrativi e normativi, come gli ultimi decreti legge in materia e il recente decreto Omnibus, che hanno reso possibile non solo accelerare le misure previste - attraverso una maggiore sinergia tra i diversi livelli istituzionali e con l’ausilio delle riunioni operative nell’ambito delle Cabine di coordinamento istituite presso tutte le prefetture - ma anche una più efficace gestione delle risorse pubbliche, con la possibilità per i soggetti attuatori di richiedere anticipazioni fino al 90% del costo dei singoli interventi.
- 17:15 - **Giustizia: in dl giustizia saltano norme su Cybersicurezza**
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - A quanto si apprende da autorevoli fonti, saltano dal dl giustizia approvato oggi in Consiglio dei ministri le norme sulla cybersicurezza. Le misure in questione, viene infatti riferito, avrebbero bisogno di ulteriori approfondimenti tecnici.
- 17:13 - Pnrr: Meloni, 'deleghe Fitto resteranno in ottime mani, avanti con stesso rigore'
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - In occasione dell’intervento nella Cabina di regia Pnrr, l’ultima alla quale ha preso parte il ministro Raffaele Fitto prima di andare a occupare il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha assicurato che l’azione del governo “proseguirà senza soluzione di continuità”, lavorando incessantemente per portare a compimento, nei tempi previsti, tutti gli investimenti e le riforme del Piano.
“Lo faremo con lo stesso rigore, con la stessa passione e con lo stesso spirito di abnegazione con cui il ministro Raffaele Fitto, che ringrazio per l’eccellente lavoro svolto, si è adoperato, insieme al Governo, per raggiungere gli eccellenti risultati che hanno portato l’Italia tutta ad essere considerata un esempio in Europa nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per noi Fitto è stato un ministro estremamente prezioso. Ma non siamo preoccupati, questa competenza – ha assicurato Meloni - rimarrà in ottime mani e siamo sicuri che queste sue doti da Ministro estremamente efficace potranno rafforzare l’Unione europea in una fase molto delicata della sua esistenza che ha bisogno di persone determinate e che abbiano una visione”.
- 16:55 - Automotive: la Lombardia alla guida dell'Ara, l'Alleanza Europea del settore
Milano, 29 nov. (Adnkronos) - La Lombardia assume la guida dell’Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando, nel contempo, imprese e posti di lavoro.
Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, è stato eletto presidente dell’Ara nel corso della Conferenza annuale che si è svolta oggi all’Autodromo di Monza (entrerà in carica dal 1° gennaio 2025).
“La presidenza per la Lombardia – ha affermato il governatore lombardo Attilio Fontana, intervenuto per aprire la plenaria della Conferenza- arriva al culmine di un lavoro politico che abbiamo portato avanti in questi anni per tessere alleanze con i territori, in modo da portare l’Unione europea ad assumere posizioni di maggiore buonsenso rispetto alla transizione del settore automotive" . L’Alleanza "è la dimostrazione di come le Regioni abbiano un loro protagonismo anche all’interno dell’Europa. Come Lombardia rappresentiamo una filiera molto rilevante che farà sentire con autorevolezza la propria voce a livello continentale. Per una transizione ecologica razionale, occorre sviluppare tutte le opportunità che la scienza ci offre, senza limitare le scelte all’elettrico come sta facendo l’Unione Europea in maniera superficiale. Abbiamo un consistente numero di aziende, lavoratori e di piccole e medie imprese dell’indotto che operano con grande professionalità, alta tecnologia e innovazione: vogliamo tutelare questo patrimonio lombardo in tutte le sedi utili” ha aggiunto. La presidenza lombarda è il ‘riconoscimento’ di un percorso iniziato oltre due anni quando, in un contesto caratterizzato da una scarsa attenzione alle criticità del comparto, l’assessore Guidesi, insieme a tutto il ‘sistema lombardo’, decideva di intraprendere una battaglia di salvaguardia di un settore strategico per la competitività dell’Europa. In questi oltre due anni le precedenti assemblee annuali dell’Ara, prima a Lipsia (Germania) poi a Pamplona (Spagna), hanno visto la Lombardia protagonista ai tavoli delle trattative per sostenere la neutralità tecnologica e la necessità di tutelare il settore a cominciare dalla salvaguardia dei posti di lavoro, il tutto rimarcando l’importanza di raggiungere gli obiettivi ambientali imposti dalla precedente Commissione Europea.
Il secondo importante passaggio è stato quello dell’elaborazione di un apposito studio che conferma la forza e le grandi potenzialità dei carburanti rinnovabili, in grado da subito di abbattere le emissioni; un’analisi scientifica predisposta dal Cluster Lombardo della Mobilità che comprende la filiera del settore, dalle università, dai centri di ricerca e dalle associazioni di categoria che è stata sottoposta ai governi italiani che si sono succeduti. Un ulteriore risultato di grande importanza politica è stato ottenuto a Pamplona, in occasione della seconda assemblea annuale dell’Ara: qui la Lombardia è riuscita a portare sulle proprie posizioni tutte le 8 Regioni italiane che fanno parte dell’Alleanza, mostrando una unitarietà che prescinde dai diversi colori politici.
A Monza oggi è stata firmata la nuova dichiarazione dell’Ara che contiene passaggi fondamentali voluti dalla Lombardia e sottoscritti da tutte le 36 Regioni appartenenti all’Alleanza. Tra i capitoli più significativi il richiamo chiaro alla “neutralità tecnologica riguardo ai modi di conseguire l'obiettivo della mobilità stradale a zero emissioni e, ancora, la “vitale importanza dell'industria automobilistica per la prosperità e la competitività – nonché per la coesione economica, sociale e territoriale – dell'Unione europea”. Sempre in tema di neutralità tecnologica, si afferma al punto 22 del documento la “necessità di rispettare l'ampia varietà di situazioni di mobilità e di integrare l'elettrico con le tecnologie alternative, climaticamente neutre dalla produzione all'impiego in linea con la dichiarazione adottata in esito al vertice del G7 Trasporti svoltosi a Milano nel 2024”.
Di matrice lombarda anche il capitolo sull’esigenza di escludere le auto storiche dai vincoli sugli obiettivi climatici e quello, centrale, che invita l’Ue a riaffermare la metodologia di valutazione del ciclo di vita (Lca) per determinare il reale impatto sull’ambiente di un automezzo, dato che il parametro non può essere limitato al fattore emissioni ma occorre considerare tutti gli aspetti, a partire dalle fonti per la produzione dell’energia. Secondo la visione promossa dalla Lombardia e condivisa dalle Regioni dell’Alleanza, l’Unione Europea non dovrebbe imporre ai cittadini la tipologia di automobile e di propulsione da utilizzare, ma concentrarsi sulla definizione degli obiettivi ambientali da raggiungere, lasciando ai territori la libertà di scegliere le soluzioni tecnologiche più adeguate: elettrificazione, idrogeno o combustibili alternativi.
“L’Alleanza delle 36 Regioni ed il lavoro tra le Regioni stesse – ha affermato poi l'assessore Guidesi - saranno fondamentali per cercare di portare proposte concrete alla prossima Commissione Europea. Idee che permettano all’Automotive di restare anche in futuro un settore strategico. Ora il primo passo è quello di farsi ascoltare dalla nuova Commissione affinché i dovuti correttivi possano salvare un settore estremamente importante per la nostra economia. La prima cosa che farò è chiedere un incontro al nuovo Commissario così che la voce dei territori, di coloro che vivono le difficoltà del settore e le conseguenze negative delle scelte fatte dalla Ue in precedenza, possa essere ascoltata. C’è poco tempo, il settore chiede certezze”. Si tratta di difendere una filiera dell’Automotive lombardo di circa 100.000 lavoratori, oltre 30.000 imprese con un fatturato totale di oltre 40 miliardi di euro. Fermare la produzione del motore endotermico avrebbe effetti irreparabili con l’interruzione di molte attività e l'inevitabile perdita di competitività del settore produttivo lombardo, italiano ed europeo a vantaggio di altri competitori sullo scenario globale.
Secondo i promotori del documento, una transizione graduale ed equilibrata, contraddistinta dalla neutralità tecnologica, consentirebbe all’Europa di non disperdere un patrimonio di competenze, tecnologie, know how e posizionamenti sul mercato acquisiti in cento anni di ricerca, innovazione e scelte imprenditoriali. La sottoscrizione all’unanimità della ‘Dichiarazione di Monza’ è il frutto di uno sforzo diplomatico messo in campo da Regione Lombardia per raggiungere un accordo tra soggetti istituzionali eterogenei dal punto di vista politico. L’alleanza ha un ‘peso specifico’ rilevantissimo all’interno del contesto europeo, includendo i principali motori economici del continente. Le Regioni italiane che ne fanno parte sono 9: Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria; e a queste si aggiungono altre 27 regioni europee dei più importanti Paesi del continente, fra cui Germania, Spagna e Francia. Insieme questi territori alimentano un Prodotto Interno Lordo pari a 5.000 miliardi di euro, il 34% del Pil europeo, oltre a rappresentare complessivamente 134 milioni di cittadini europei, corrispondenti al 31% della popolazione di tutti i Paesi dell’Unione europea. Il Pil totale delle regioni dell’alleanza è superiore dell’8,7% rispetto alla media europea.
Al vertice monzese, oltre al presidente Fontana, all’assessore Guidesi e ai rappresentati delle 36 Regioni, hanno partecipato anche il presidente del governo della Navarra e presidente uscente dell’Ara, María Victoria Chivite Navascués; e il commissario europeo uscente al Lavoro, Nicolas Schmit. All’evento era presente anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo: “Un’occasione che ribadisce il protagonismo della Lombardia affinchè Bruxelles accolga le istanze delle Regioni, perché si ha la sensazione che spesso l’Ue elabori politiche più nel chiuso dei palazzi che ascoltando i territori”.
La scelta dell’Autodromo di Monza come sede dell’evento non è casuale: la Lombardia si pone alla guida delle Regioni motoristiche più avanzate d’Europa partendo idealmente dal tempio mondiale della velocità, a sottolineare una storia centenaria che lega la terra lombarda all’industria automobilistica. In quest’ottica va letta anche la parata di circa 40 auto storiche che hanno sfilato grazie al contributo di Aci Brescia: un modo per rimarcare l’importanza del motorismo storico per la Lombardia, simbolo di valori e tradizioni economiche da preservare.